Le autrici di questo libro, a partire dalla pratica clinica, hanno studiato come si forma, come si mantiene e come si interrompe l’ideazione depressiva, come il paziente subisce la realtà in modo imponente, in quanto non si sente in grado di affrontarla e come rinuncia trasformandosi in vittima.
La depressione non è vista come una malattia ma come una sofferenza, effetto di disagi diversi, che si manifesta con molte facce, tutte accomunate da uno stesso atteggiamento: la rinuncia.
I GIUDIZI
"Questo libro non solo rappresenta una descrizione rigorosamente empirica di tale grave patologia (la depressione), ma è anche un contributo formidabile per il suo trattamento effettivo."
dalla Prefazione di Giorgio Nardone
UN BRANO
"Si parla tanto di depressione, ma dal punto di vista empirico si sa molto poco. Da qui è nata l’esigenza di studiare il problema, basandoci soltanto su «ciò che funziona» per cambiare, liberi da presupposti teorici e da interessi diversi."